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Mi pare cosa longa e molto fallibile che comprando una vigna con 200 scudi, habbiate vino a proposito per il vostro male; molto più facile è che faccino la limosina i vostri parenti à nostro fratello ò il Sig.r Antonio Cervini 6 la nostra nipote maritata al Sig.or Livio, perche à voi sola un fiasco di vino bastarebbe una settimana. Se vi piace, scriverò io ò farò scrivere al Sig.or Marcello ò al Sig.or Antonio vi mandi ogni giorno ò ogni settimana il vino che bisogna per voi sola (e se per sorte il Sig.or Tommaso havesse à male che io scrivesse di questo al Sig.or Antonio piu tosto che à lui, parlate voi col Sig.or Tommaso ò con la Sig.ra Francesca e diteli il vostro bisogno et io mi obligo a pagargli separatamente quel tanto che vale il vino che vi daranno). Se il vino di quella vigna per la quale io pagavo sei piastre l'anno era à proposito, potevate tenerla, et io non sò come si sia persa quella vigna. Io desidero che V.S. non patisca, ma sborsare hora 200 scudi mi è impossibile, e come hò detto può essere che il vino di quella vigna non sia a proposito e cosi si sia speso in darno. Il Sig.re ci insegni a fare la sua santa voluntà. Di Roma li 4 di Gennaro 1619.