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Jesus Maria
Ill.mo et Rev.mo Signore
Beneditione.
M'è parso necessario di dare raguaglio à V.S. Ill.ma del modo che dalli agenti suoi siamo per conto della nostra mensa sodisfatti, qual'è assai diverso di quello è la men te sua, poichè a tale termine siamo stati ridutti che ci è convenuto, per sodisfare a parte del denaro tolto imprestito per il nostro vivere, dare sei cento sessanta scudi, quali ci fruttavano otto per cento et erano statti lasciati con obligho di messe, e se tale denaro non vi fosse statto, haverei pensato essere conveniente vendere li stessi calici, come temo ci convenira fare per sodisfare al resto che siamo debitori, se non haveremo più sodisfatione di quello si è havuto. Il Signore perdoni à chi è causa di questi nostri danni et imparticolare al Sig.r Guidotti, qual credo ne renderà stretto conto, et le fatiche di questi poveri monaci, quali notte e giorno stanno sodisfacendo, per quanto appartiene all'officio loro, alla conscienza di V.S. Ill.ma, si faranno sentire appresso Dio giusto giudice: qual Signor Guidotti non contentandosi di portare via, per quanto ho inteso, il denaro che ci doveva dare,nell'ultimo affittamento non siè fatto scropulo di ridure li nostri scudi d'oro a quattordici fiorini l'uno, quali di presente vagliano vintinno, dovendo, conforme l'instromento passato con V.S. Ill.ma et il breve, dare scudi d'oro in oro o il suo debito valore, et a noi sarebbe bene che li scudi d'oro non valessero piu di dieci fiorini, perche quanto più cresse lo scudo d'oro, tanto più crescano le merci, quali vanno crescendo o diminuendo conforme al crescere ò diminuire delle monete; per il che il Signor Guidotti non haveva ragione di fare quello ha fatto, ne lo poteva fare.
Per tanto supplico humilissimamente V.S. Ill.ma ordini ci siano datti scudi d'oro conforme correranno a soi tempi et che del transcorso ci sia datta sodisfazione con fatti e non con parole, come
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