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Ill.mo e Rev.mo S.re padrone mio col.mo.
Arrivò qua, come scrissi à V.S. Ill.ma, il padre Abate Generale dei Celestini. Egli, doppo che fù presentato da me à S. M.tà è c'hebbe visitato alcuni di questi Ministri, cominciò subito la sua visita. Ha veduto buona parte dei monasterii di questa congregatione di Francia e prima di tornarsene à Parigi hà lasciati buoni ordini in diversi luoghi,per acquetar particolarmente le discordie ch'erano tra questi padri. Tornato qua, ha tenuto in questo monasterio di Parigi il capitolo generale della detta congregatione, e s'è adoperato in modo, c'hà indotto tutti i padri ad eleggere per commun consenso per loro provinciale quello stesso ch'era prima, religioso invero molto zelante, piacevole, inclinato alla quiete e che nelle discordie non hà avuto mai parte alcuna, e perciò molto amato e stimato nell'Ordine. Quanto alla riformarsi sono stabiliti i capi più principali, che son quelli de i Novitiati, degli studii e dell'oration mentale. Si sono intieramente sopite le dis sensioni ch'eran nate per cagione del padre Campigni e del padre Marselia, e s'è stabilita anche una maggiore unione di prima tra questa congregatione e quella d'Italia, essendo stato risoluto concordemente che di nove in nove anni il General d'Italia venga à far qua la visita e che il Provintiale di Francia si truovi al capitolo generale d'Italia. A questo modo,con gusto et applauso grande di tutti, hà havuto fine il capitolo. Esso padre Generale s'è governato qui in tutte le cose con tanto zelo, destrezza e prudenza ohe non si poteva desiderar di vantaggio e perciò il suo modo di procedere è stato sommamente grato, et alla sua persona n'è risultata riputatione grandissima, è certo che quel ch'egli ha fatto qui hà superato di gran lunga la commune aspettatione, per le difficoltà principalmente che s'incontrano in queste parti in materie simili et in altre ancora di minor'importanza, onde non ci è lode ch'egli non meriti. Hieri l'altro poi alli 22 lo condussi
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