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Ill.mo e R.mo Sig.re mio Prone Colen.mo
Con questa sviso V.S. Ill.ma come per gratin del'Sig.or Iddio li grami di V.S. Ill.ma insin'hora si conservano bene, e quella partita da cento tt la in circa non ha fatto altro motivo per essercisi usata ogni diligenza, e spero non farà altro per haver' questa matina con due hore di notte fatto pioggia comodamente, che hà rinfreschato al quanto con gusto universale, che lodata sempre sia la gloriosa Vergine Maria, che nel giorno dedicata à lei si è degnata per sua pietà intercedere per noi peccatori à darci quello desideravamo per utile commune. Del resto dal P.Abbate di S.to Eusebio intenderà quello insin'hora è soccesso, e per non tediarla fò fine con pregarli dal cielo salute et ogni suo santo desio, et humilmente inchinato profondamente li bascio il genocchio. Da Mayella di Capua li 29 di settembre 1618.
Di V.S.Ill.ma e R.ma
humile e devoto oratore
D. Honofrio di Napoli
Ill.mo Sig.r Card.le Bellarm.o
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Si risponda, che gli resto molto obligato per quello che lei mi scrive, ma molto piu per quello che mi ha riferito il P. Procurator generale. Una cosa desidero, et è che V.R. non faccia spesa nessuna in viaggi ò in altro per conto dell'Abbadia, con denari della congregatione, ma il tutto con denari dell'Abbadia; et non vi essendo hora, metta li denari spesi à debito dell'Abbadia, che io non posso sopportare che oltre della fatiga, ci metta ancora li denari.