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Ser.mo Sig.r mio oss.mo.
Poiche la benignità di V.A. S.ma nella sua lettera delli 21 di Giugno si è degnata d'invitarmi a domandargli qualche gratia, hò pensato valermi di questa si amorevole offerta con occasione che un'mio nipote per nome Vincentio Bellarmino mi hà richiesto d'impetrargli da V.A. S.ma la croce di S.Stefano: atteso che il suo fratello maggiore ha la gran croce de'Santi Mauritio et Lazaro con una mediocre commenda. La supplico dunque à fare questo favore al pred.to mio nepote per rispetto mio, don questo però che sia giudicato dalli soliti essaminatori capace, et habbia tutti li requisiti, che ricercano le constitutioni di essa religione della quale V.A. S.ma è Gran Maestro, che quando vi manchi qual che cosa, io stesso la supplico à non concedere quello, che si do manda. Con questo à V.A.S. baccio le mani con pregargli da Dio, quanto ella stessa desidera. Di Roma li 14 di luglio 1618.
Di V.A. Ser.ma
humlliss.o et devotiss.o Servitor
il Card.le Bellarmino.