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Serm.a Sig.ra mia oss.ma
Roberto Bellarmino, mio nipote, che se ne ritorna da Torino, dove andò li giorni passati per fare la professione della Religione di S. Mauritio della quale egli è commendatore, farà humiliss.a riverenza à V.A. S.ma in nome suo, e mio, et se gli dediacarà servo devotiss.o. Supplico la benignità di V.A. S.ma di riceverlo sotto la sua. protettione, nella quale dovrà egli vivere, e morire. Gli lo raccomando però con tutto l'animo, et me insieme, supplicandola de'suoi commandam.ti et da Dio con questo gli prego ogni desiderata felicità. Di Roma, li 27 di Marzo 1618.
Di V.A. Ser.ma
humiliss.o et devotiss.o Servitore
il Card.le Bellarmino.