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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Li prieghi de gl'amici mi faranno forai troppo ardito con V.A. S.ma, ma la supplico di scusarmene, perche certi uffitii con padroni alle volte per le persone amorevoli non si possono sfuggire. Hora però supplico l'A.V. S.ma à degnarsi di far'gratia à Giulio Tolomei gentilhuomo Senese, et ha ogni buon requisito del Capita nato di Monte Alcino per la prima vacanza. Che oltre mi si dice, che sia per portarsene honoratam.te, io anche ne restarò oblig.mo all'A.V. S.ma come sono per infinite altre gratie riceute della sua benignità. Faccio hum.a riverenza à V.A. S.ma et gli prego da Dio ogni felicità. Di Roma li 18 di Nov. 1617.
Di V.A. Ser.ma
humiliss.o et devotiss.o servitor
il Card.le Bellarmino.