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Ill.mo e R.mo Sig.re mio e Padrone col.mo
Il F.Priore de'Celestini di questa cita per accomodare il suo monasterio butta atterra una cappella de certi miei nepoti. Priegho V.S. Ill.ma a farme favore ordinare che si facci in altro loco della chiesa nella istessa forma che ella era, se cosi pero parerra a V.S. Ill.ma al giuditio del quale sottopongho tutte le mie raggioni. Et a V.S. Ill.ma fo profondissima riverentia. D'Aversa il di 10 di Novembre 1617.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
Obl.mo e devotissimo servitore
Francesco Monicello.
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Si risponda che io non so che quando si butta per terra una cappella per utilità della chiesa, sia obligato chi la butta farne un'altra, ma si bene dargli il sito per farne un'altra. A me è occorso il caso pochi anni sono, che havendo nella mia patria i soprastanti della chiesa cathedrale buttato per terra una cappella di casa mia, è bisognato alli miei parenti rifarla in altro luogo à spese proprie. Tuttavia se per sorte costi sia altro costume, mi rimetto al giusto; ma à me conviene, come protettore de Celestini, non essergli contrario, ma defenderli, potendosi giustamente.