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Ill.mo et Rev.mo Signore colendissimo.
V.S. Ill.ma, non solo quando è stata qui Arcivescovo, ma etiandio dopo essersi spogliato del governo di questa chiesa, ha beneficato questo capitolo, clero e principalmente il seminario, ammettendoli per valide l'unioni de'benefitii che li fece; per il che, non solo ci riconosciamo obligati di pregar Dio che di tanto favore rimuneri V.S. Ill.ma e l'essalti ad honori maggiori secondo il suo volere, ma ancora siamo tenuti di mostrarnela gratitudine. Però essendosi ultimamente contentata che il benefitio di S.to Agostino sia rimasto unito a detto seminario, con tutto che tenesse animo di conferirlo al Sig.r Pietro Guidotti e di lui fusse per ogni via, l'habbiamo sentito à singoiar gratia, che per esprimerle in parte l'animograto, restiamo contenti di dare a detto Sig.r Pietro 4.o scudi di moneta romana di pensione sopra il detto beneficio, tanto più che l'ordina il Sig.r cardinale Caetano, dispiacendoci di non poter dar noi di più conforme il merito grande di detto Sig.r Pietro e l'ottime qualità sue, dal quale ancora rimaniamo à pieno sodisfatti che, non curando li proprii interessi, si sia di bona volontà piegato al beneficio commune di tanti poveri ohe s'allevano nel seminario. Si è dato ordine che si facciano le procure per consentire a detta pensione. E pregando à V.S. Ill.ma eterna vita e terrena felicità li baciamo le mani.
Di Capoa a di 17 di giugno 1617.
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
Serv.ri devot.mi et oblig.mi
Li canonici et capitolo di Capua.
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Si risponda che io gradisco assai la buona voluntà delle Signorie loro et credo che il mio Mastro di casa sia degno di questa di mostrazione di benevolenza. Ho riferito à Nostro Signore quanto da loro mi viene scritto, et ha mostro gradire ancor esso questa dimostratione.