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Ser.mo Sig.or mio oss.mo. Il desiderio particolare, ch'io tengo di servire à V.A. S.ma sarà posto da me in essecutione, sempre che si degnerà comandarmi, professando io di vivergli devotissimo servitore. Onde in conformità di tutto ciò l'hà servita con la S.tà di N.S. impetrando che il Sig.r Luogotenente Fiovarante Fani suo servitore possa continuare di far'dire Messa nell'oratorio suo fabricato nella villa della Costa, secondo V.A. S.ma desiderava, et il Sig.r Prati suo Agente m'hà ricercato. Hora che hò fatto sapere il tutto all'istesso S.r Prati, acciò possa farne spedire il Breve da chi spetta, non mi resta altro che supplicare l'A.V. S.ma à continuare di comandarmi, per darmi segno che mi conserva in gratia, nella quale più che posso mi raccomando, pregandogli con questo da Dio ogni desiderata felicità. Di Roma li 3 di Maggio 1617.
Di V.A. Ser.ma
Devotissimo servitore
R. Card.le Bellarmino. ---page break--- Al S.r Card.le Bellarmino. 12. Maggio 1617. In Parma.
Con molta cortesia mi ha V.S. Ill.ma favorito hora, impetrando da N. S.re che il luogotenente Fioravante Fani mio servitore possa continuare di far dire Messa nell'oratorio suo fabricato nella Villa della Costa, et io con molto godim.to me ne confesso particolar mente obligato à V.S. Ill.ma, argumentando da questo favore la cor tesa volontà che mi porta, et quanto si compiaccia di corrispondere alla confidenza che ho in lei, onde rendendomele gratie affettuosissime,de quali dovrà il Prati, mio Agente, accompagnare la supp.lo à gradire l'uffizio con testimonio del particolare desiderio che io porto di servire à V.S. Ill.ma et resto baciandole le mani.