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A Monsignor Nuntio di Napoli.
Molto Ill.re et Rev.mo Signore come fratello. Sono constretto dare ancora una volta fastidio à V.S. Ill.ma per conto dello spoglio di mio nipote, il quale è riuscito così piccolo che non si è sodisfatto alla minima parte de creditori. Mando una copia del conto che si è fatto delle robbe, che ha prese per sua parte il commissario che andò à Thiano; il che tutto è stato preso contra la espressa voluntà di N.S., perche V. S.ma si ricorderà che io gli scrissi da parte di Sua Santità che si facesse solo l'inventario, et non si toccasse niente: et di poi gli mandai la donazione fat tami dello spoglio da S. S.tà intieramente, et che si restituisse tutto quello che fusse tolto ha venduto, perche già S. S.tà haveva saputo qualche cosa del procedere del Commissario. Onde io la prego fare che il commissario restituisca il tutto ò il prezzo di quello che ha venduto ò consumato, altrimenti darà conto à Dio et al suo Vicario in terra; perche io sarò costretto monstrare alla Santità Sua la copia del foglio che hora mando à V.S. E.ma, à ciò la Santità Sua sappia dove và la robba della Camera, et come si portano i Commissarii dello spoglio in cotesta Nunziatura. Ne essendo questo per altro etc.