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Dal Sig.r cardinale Piccolomini mi è stata resa la lettera di V.S. Ill.ma de xij, per risposta della quale non replicarò quello di che mi prometto ch'ella sia interamente persuasa intorno al mio vivo desiderio et obligo di servirla et ubbidirla; il che farò appunto in questa occasione dello spoglio di monsignor di Tiano, col procurare che si vendano le robbe di esso a quel maggiore prezzo che si potrà, et nel resto amministrarò compimento di giustitia à tutti li creditori, benchè io dubiti che non vi sia per esser denaro sufficiente per la sodisfattione di tutti loro. Quanto alla lista che mi è stata data de libri che V.S. Ill.ma dice haver prestati a monsignor Vescovo, io la supplico a fare che io ne riceva una sottoscritta di mano di lei, per poter meglio servirla; già che dovendo io come ministro rendere conto d'ogni cosa, potrà in questo modo meglio giustificare 1'attiene mia; il che son certo che non dispiacerà all'infinita bontà di V.S. Ill.ma, anzi che gradirà questo con gli altri atti della mia singolare osservanza verso di lei. A cui faccio humilissima riverenza. Di Napoli à xix di novembre 1616.
Di V. Sig.ia Ill.ma et Rev.ma
Humiliss.o et oblig.mo servitore
Paolo Arcivescovo d'Amalfi.
Sig.r Cardinale Bellarmino.
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Draft response in B's own hand (on fol. 132v): Si risponda che io confido molto nella buona volontà di sua Signoria R.ma, e gli mando la nota de libri prestati da me alla buona memoria del mio nipote. Molte altre cose gli donai, come vesti et letto, quali come donate non sono piu mie ne le domando; ma i libri notati, li prestai, per esser la maggior parte donati da amici,i quali desidero tenere per amore et memoria loro.
Questa risposta si puo mettere nell'istesso foglio dove è la nota de libri ò in altro foglio, come parerà al secretario.