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Ill.mo et R.mo Signor mio oss.mo
Hà ben'potuto prevenirmi V.S. Ill.ma con la lettera sua annuntiandomi le buone feste; ma non può già haver'prevenuto l'animo mio in passare questo douto offitio con lei, poiche in tutti i tempi desidero le sue prosperità. Riprego però à V.S. Ill.ma da Dio N.S. felicissimo tutto il corso di sua vita, rendendole quelle maggiori gratie che devo di si benigna dimostratione, supplicandola del favore de suoi commandamenti, che li riceverò sempre à gratia, et humilmente gli baccio le mani. Di Roma li 12 di Genaro, 1616.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
Manu propria
Intendo che V.S. Ill.ma non perdona à fatiga nessuna in servitio della sua chiesa, et dello stato delle cose communi in coteste bande. Et se bene temo, che la fatiga non sia soverchia alla poca sanità della persona sua, nondimeno mi rallegro che la corona sua si faccia ogni giorno piu illustre, et gloriosa: et che si possa dire, che hoggi dì non mancano alla chiesa di Dio vescovi Principi, et Cardinali illustrissimi non solo per dignità, ma anco per nascimento, che con la predicatione della parola di Dio, et con ogni sollicitudine pastorale risplendono, come stelle nel firmamento.
Humiliss.o et aff.mio servitore
R. Card.le Bellarmino
Ill.mo S.r Card.le Dietrichstein. Bruna.