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Ill.mo e R.mo Sig.r mio in X.to colendissimo Supplico V.S. Ill.ma, per mio scrupulo rispondermi nella margine di questa mia alli sottoscritti capi, per conto di S.ta Marta, perche à me sono nuovi, e non vorrei far'errore.

Ad p.um. Io non ho mai saputo, che per confessare la sorda, si entrasse dentro al Monastero. E le hò più volte fatto sapere che dentro il Monast.o non si può entrare senza licenza in scriptis. Il P.Atanasio è molto tempo, che confessa li una sorda, e và sempre col P.Sergio, quando và per detta sorda; e tutti due entrano dentro il Monasterio. Questo apud me est novissi.
ad 2.um. Se, per confessare la secolare, si entra dentro del Monast.o, io non intendo, che nè il P. Athanasio, nè altri vi possa entrare senza licenza di V.R.ia in scriptis. 2° lo stesso P.Atanasio è andato tal volta senza licenza mia à confessare alcuna secolare che sta in detto Monastero, desidero sapere, se per ciò hà licenza da V.S. Ill.ma, perche altrimente dubito che sia incorso nelle Censure.
Ad 3.um. Purche non si entri dentro del Monast. la R.V. può dar licenza à chi vuole de' Nostri, che vada à parlare, mà con causa e che le Persone siano sicure è gravi. Ottavio compagno che fù del P. Generale, vi è andato alcuna volta, come faceva à tempo della b.m. del Generale. Desidero sapere, che comanda V.S. Ill.ma, alls quale fo umiliss.a riv.a.


Di Casa 11 mag.o 1615.
Di V.S. Ill.ma
Humiliss.o Servo in X.to
Innico di Guevara