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Molto R.do Padre, Io diedi il memoriale al Papa, per la lite di Corinaldo, che si veda nella congregatione de bono regime; et dissi a S. S. li privilegii grandi, che hanno li Protettori del collegio privative ad omne alios. Non so quello, che sua S. habbia rescritto: pure di questo mi rimetto à V.R.
Quanto all'altra lite d'Agubio, la parte mi dice, che V.R. ha dato l'investitura à quelli che V.R. mi ha detto, che sono pure affittuarii, et dicano haverlo inteso da Monsignor Collese. Di piu dice la parte, che si contenta che Monsig.or Collese sia giudice della causa in possessorio, ma che per il petitorio vorrebbono un giudice cum voto rotae. Io ho detto alla parte, che venga da me la parte contraria, cio è V.R. ò il Procuratore, et risponde, che non li puo condur qua. Io resto maravigliato, che nessuno voglia venir qua da parte del collegio à chiarirmi della verità del fatto, et à dire quello che vorrebbono; però la R.V. non si maravigli, se io parlarò con li Sigg. Cardd. Borghese, et Millino, et con loro consenso darò un giudice cum voto rotae per il petitorio.
Di. V.R.
Servo in Xo
R. Card. Bellarmino.
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Al molto R.do P. Rettore del collegio Germanico.
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Molto R.do Padre, piacciagli vedere questo memoriale, et se non ci ha difficultà, faccia quanto costui domanda: se ci ha difficultà, me lo faccia sapere ò in scritto ò con mandar qua alcuno delli suoi ministri. Ora pro me. Di R.V.
fratello, et servo in Xo
R. Card. B.
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Al molto R.do P. Rettore del collegio Germanico.