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Molto Ill.re sig.r Nipote, Ho hauto molti ragguagli del felice parentado con casa Petrucci, con la quale ho ancor'io particolare amicitia per conto di Monsig.or Vescovo di Massa et del sig.or Abbate Petrucci; ma nessuno mi ha dato aviso dell'età dello sposo, della quale corrono qua varie opinioni. Accetto l'invito di venire al Vivo, ma per quando io sarò piu giovane, che in questa età non posso cavalcare, et andare in lettiga mi è molesto: in carrozza verrò piu volentieri, quando la strada fin'al Vivo[1] sia spianata à bastanza.
Qua si fanno belle dispute di filosofia, et il primo è stato un'inglese, che ha difeso nella sala del collegio Romano con assistenza di sei Cardinali, et ha sodisfatto pienissimamente. Il secondo è stato un convittore del Seminario, ma in schola di Theologia, con l'assistenza di due cardinali, et si è portato assai bene.
Quanto all'accordo con il sig.or Alessandro, esso sta in questo, che io la tagli, come voglio: et io sto in quest'altro di non voler fare l'accordo non autorità, ma con fare sapere prima ad una parti, et all'altra il temperamento, che si potria pigliare, et quando piacerà ad ambedue le parti, io sarò contento di finirla con autorità per dar piu colore, et credito all'accordo. Ho proposto al sig.or Padre li due modi, che si trattorno qua. V.S. pensi se ci sia qualche altro modo, et lo proponga, ò lo faccia proporre al sig.or Padre.
Et con questo fine gli prego da Dio ogni bene. Di Roma li 12 di Luglio 1614.
Di V.S. m.to Ill.re
Zio aff.mo
Il Card. Bellarmino.
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Al m.to ill.re Sig.or il Sig.or Marcello Cervini.
Montepulciano.

  1. Residenza della famiglia Cervini, piantato a circa due chilometri più in basso dell’Ermicciolo a Vivo d'Orcia.