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Molto Ill.re Sig.or Cugino, Si sono girati li 19 luoghi di monti, che erano intesta di mio fratello, et si sono messi in testa del sig.or Marcello nostro, conforme all'ordine suo, et di piu ho fatto il mandato per 440 scudi, con i quali si compranno quattro altri luoghi quanto prima si trovaranno, come V. S. intenderà dal luogo dal sig.or Marcello: et aggiognendo à questi denari, che sono 1600 li altri 400 che ne furono pagati à conto della dote li mesi passati, viene ad aesser compita la dote di 3000 scudi.
Mi scordai scrivere per l'altro ordinario, che questi miei illmi sig.ri et colleghi del s.to offitio, si contentano che V. S. possa tenere, et leggere quell'Arnaldo di Villa nuova gia corretto, come lei haverà visto, ma ben gli consiglio à non perder'il tempo in simile lettura, che non serve ad altro, che à spendere denari indarno à chi voglia sperimentare le sue regole.
Quanto all'accordo, il sig.or Alessandro ha dato al mio confessore uno scritto del modo, che lui propone l'accordo, et insieme quella quitanza, desiderando, che il confessore mi dia le scritture con aggiognere la persuasiva, et il P. confessore non me ne ha per ancora parlato: ma per il segiente procaccio spero poter scrivere qualche cosa di certo, et fare che non si litighi piu. Con questo prego da Dio la buona pasqua à V. S. et à tutta la casa. Di Roma li 22 di Marzo 1614.
Di V. S. m.to Ill.re
e Cugino affmo. per servirla.
Il Card. Bellarmino.
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Al m.to ill.re Sig.or Cugino, il Sig.or Antonio Cervini.
Montepulciano.