Page:EBC 1613 08 15 1303.pdf/1

From GATE
This page has been proofread

Alla Santità di N. Sig.re.
Beatissimo Padre
Hieri si tenne congregatione in casa del Signor Card. Giustiniano per il negotio di Baviera; et perche il mio parere fu notato con pochissime parole, che non bastano à farlo intendere, con buona gratia della S.tà V. mi è parso mettergli in consideratione alcune poche cose che stimo necessarie per la buona speditione del negotio.
Primo io dissi, che non si può senza offesa di quei Principi, non credere assolutamente tutto quello che ha referito à nome loro il Padre che è venuto qua à posta, perche la S.tà V. ha le lettere di due Duchi sottoscritte di loro mano, et sigillate con i proprii sigilli piccoli, et il Padre è noto al P.Generale et al P.Assistente della Compagnia et à me per huomo di molta integrità; et ha asse rito il tutto con aggiognere che si contenta esser fatto morire in ponte, se ha referito cosa che non sia verissima. Et quando pure bi sognasse per giustificatione della S.tà V. qualche altra cosa, si potria fare scrivere al Padre tutto quello che ha referito, et sot toscrivere di propria mano; et questo scritto conservarlo con le lettere dell! due Duchi, per mostrarlo quando bisognasse.
Secundo io dissi, et credo, che partorità disgusto et offesa il mandare à dire che il Principe convertito abjuri juridicamente l'heresie, dovendosi contentare della professione della fede che ha fatta in presenza di quattro testimonii, nella quale si detestano tut te l'heresie moderne con giuramento. Questo dico, perche in Germania per il piu si passa con l'abjura in foro conscientiae;ò con qualche dimostratione publica con parole ò in scriptis, ma non in giuditio. Et cosi mi pare fusse riceuto il Marchese di Bada; et in collegio germanico non si riceve chi ha abiurato in giuditio, es sendo tenuta cosa dishonorata. Et se pure piace far mentione di abjura in giuditio, si scrivesse conditionamente, se questo è solito, se cosi fece il Marchese di Bada, se quei Principi la pigliarano
---page break---