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Molto ill.re Signora. E dispiaciuto ancora a me, che il Sig.or Alessandro non habbia aspettato il Sig.or Marcello, ma esso si è scusato con dire, che essendo andato per suoi negotii ad Acquapendente, et havendo ritrovato alcuni Padri Gesuiti che venivano a Roma, con questa occasione è venuto ancor lui. Ma assicuro V.S. che non mi ha parlato niente del far rivedere la causa; ma io sono stato il primo a ragionargli di questo negotio con dirgli che è necessario finirla hora: et esso ha mostro il medesimo desiderio.
Haverei hauto caro che il Sig or Marcello fusse venuto con il mio mastro di casa, che saria stato ben accompagnato et servito per la strada. L'aspettarò con desiderio, et V.S. sia secura che ne haverò sempre quella cura che ricerca la parentela et l'amore particulare che io porto al Sig.or Antonio et è tutta la casa sua. Et questa potrà esser commune al Sig.or Marcello. Con che prego da D i o a V.S. et è tutta la sua casa ogni prosperità. Di Roma li 26 di Ottobre 1612.
Di V.S. m.to ill.re
Aff.mo per servirla sempre
Il Card.le Bellarmino.
Sig.ra Anna Strozzi, ne Cervini. Montepulciano.
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Alla m.to Ill.re Sig.ra la Sig.ra Anna Strozzi ne Cervini. Montepulciano.