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Ill.re Signor cugino. Alla lettera di V.S. rispondo che Teodoro non deve più andare a Pisa, perchè il canonicato è di residenza, e senza questo è prohibito a sacerdoti studi re le leggi, oltre che se bene andasse con licenza del papa, perdaria le distributioni. Ma sopra tutto bisogna temere Iddio, e già che è canonico e cappellano, è necessario servire alla Chiesa. Iddio gli dia quello che desidera. Che nella prima messa Teodoro habbia pregato per la mia esaltazione, mi ha fatto dispiacere, e lo dico con tutto il senno, perchè io desidero prima morire che entrare in cosi gran pericolo. Di Roma li 20 d'ottobre 1612.
Di V.S.
Cugino aff.mo
Il Card. Bellarmino.