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Sustanza di rispondersi per il Padre Confessore (Leon. Coqueo O. S. Aug.) al S.r Card.ale Bellarmino.
Quanto al capo dell'unione. Haver trovato Madama la Gran Duchessa molto aliena dall'ingerirsene poich'ella ha sempre voluto e vuole, che si faccia tutto quello ohe viene ordinato da Superiori et tribunali ecclesiastici, ai quali per giustitia appartiene' di farmeli risolutione, et non ha mai voluto S. A. intromettersi in q.o negotio per alcuna delle parti.
Quanto ai carcerati. Havendo il P.Confessore inteso, et tutti sono laici e vassalli di S.A. e sottoposti alla jurisd.ne temporale, non gli è parso a proposito di voler entrare in sapere e penetrare la cagione per la quale sono processati: poichè questo tocca a quei tribunali e Giudici che hanno le cause innanzi, i quali vanno tirando i Processi fino alla sentenza? che faccino si per altro al Principe, e perciò può essere che Madame Ser.ma non habbia ancora havuto notitia delle cause di detti carcerati, nè le siano state proposte, e poichè alli giorni passati è stato qui il S.r Abbate della Ciaia Nipote di S.S. Ill.ma egli potrà haver inteso il med.mo.
Solo può il P.Confessore assicurarsi il s.r Card.le che Madama conserva una ottima voluntà verso di lui, e lo stima infinitam.te per il suo molto valore. Dirà in summa,che S.S. Ill.ma può tener per fermo, che tutte le risolutioni che si fanno qua, sono fatte con tutte le debite considerationi, poichè in questi stati si amministra così buona et santa giustitia, e con tanta carità, quanto si possa mai desiderare sotto qual si voglie altro principe christiano.