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R.mo Padre mio in X.to oss.mo
Io feci una tale relazione del libro del frate Gonzales avanti del Papa, et de Cardinali del S.to Offizio, che poteva bastare, senza che io m'intrighi più, si che mi sono ritirato con haver fatto prima quello che doverei fare se non mi fusse ritirato.
E probabile assai, che quel libro non si stamparà, perchè i due Cardinali ci vanno male assai: e però è meglio che noi potiamo dire di non esser causa,che non si stampi, et lo sdegno del frate Domenicano si volti contra di altri, ma le cose non si farano a furia, et V.P.tà haverà tempo di trovarsi presente. Al Card.le d'Ascoli è venuto pensiero, che forse saria bene, che si permettesse scrivere per provare la sentenza propria, ma si prohibisse il reputare la sentenza contraria. Ma questo dovrà si considerare bene, prima che si stabilisca. Non so se sia bene dire al Papa, che con questo corriere non sia venuta l'emendatione del P. Lessio, se sua S.tà non lo domanda, a ciò non pensi che andiamo trovando senso. Ma se sua S.tà mi domandarà, se sia venuta la emendatione suddetta, gli dirò quanto V.P. comanda. Io penso lunedì prossimo ritirarmi a S.to Andrea, lei mi aiuti con le sue orationi, a ciò faccia qualche profitto. Et con questo gli prego da Dio ogni consolatione. Di Roma li 21 di settembre 1611.
Di V.P.tà R.ma
Humi servus in X.o
Roberto Card. Bellarmino.
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Al R.mo in X.o Padre Oss.mo il P.re Claudio Acq.a Generale della Comp. di Giesù. Tivoli.