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Nipote amatissima. Ho visto quanto mi scrivete della buon'anima di Olimpia, e spero che sia in miglior luogo che non siamo noi, et ho molto caro che habbia detto di pregare Dio per me.
Ho fatto comprare li due libri che mi domandate; et uno che si compro legato si manda con questo procaccio[1], e vi sarà dato dal la madre priora alla quale l'ho indirizzato insieme con una limosina di cinquanta piastre. L'altro libro è l'offitiolo dell'ord.e si farà legare, e vi si mandarà con la prima occasione. Attendete con diligenza a farvi degna di essere buona serva di Dio e pregate per me. Di Roma li 11 di Decembre 1610.
V. zio amorevolissimo
Il Card.le Bellarmino.
- ↑ Lo stesso che procaccia, come esecutore di commissioni, portalettere e sim.; o più genericam., chi fa servizio di corriere.