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luoghi. In Capoa essendo io arcivescovo feci unione di tre parrochie in una, et non fu chi reclamasse. In Turino dove io ho un priorato, si sono introdotti nella chiesa del priorato,che era parrochia, i monaci di S.to Bernardo, et la cura delle anime si e unita ad un altra parrochia, senza darli altro che li emolumenti quotidiani, et nessuno ha fatto rumore. In Siena si è fatto il medesimo di più parrochie, et se bene di una reclamorno i popolani, et ricorsero a Roma, nondimeno hebbero la sentenzia contro, et si quietorno. Qua in Roma la chiesa che hanno li padri della Comp.a di Giesù era curata, et furono le anime unite alla parrochia di S.Marco, et non s'udi rumore alcuno, et di questi esempi ve ne sono moltissimi, ma questi per hora possono bastare. Quanto alla giustitia, credo che potranno pensare da loro stessi, che ancor noi sappiamo li canoni ecclesiastici, et habbiamo conscienza. Quanto a quello che dicono dell'espressione dell'entrate di coteste chiese et de canonici, et di quello che dicano essersi provato, staremo aspettando la sententia di Monsig.r nuntio di Fiorenza, et poi della Rota di Roma. Quanto al detrimento commune, che dicano farsi dalle monache per conto delle acque, si farà la giustitia, quando sia domandata. Quanto al resto per non essere troppo lungo, dico due cose, la prima che il remedio d'ogni male saria che le pecore si lassassero governare da pastori, et non volessero farsi giudici dell'attioni di chi sta in luogo di Dio; la seconda che se pure vogliono venire a Roma, a gridare a piedi di N. Sig.re, saranno ben venuti, et troveranno nella sedia di S.Pietro una persona gravissima che non si spaventa de gridi, ma gli darà, videatur de iure. Et metteremo la causa in Rota, et staremo tutti a quello sarà giudicato esser giusto: ben gli fo sapere, che ancora io ho l'orecchie di S. Santità, et ho qualche quattrino per aiutar la giustitia del Capitolo et delle monache, et con questa fine prego a tutti la gratia di Dio et la pace et charità con il prossimo. Di Roma li 13 d'ottobre 1610.
Delle SS. VV.
Amorevoliss.o
Il Card. Bellarmino.