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Molto ill. signor fratello. La lettera di V.S. a messir Valerio l'ho aperta io, perche esso sta ammalato gia molti giorni sono, et non mi è parso dargli fastidio. Ho scritto al nuntio di Francia et indirizatagli la lettera di Messir Marcello Lorenzini, et l'ho pregato a procurarne la risposta. Messir Valerio riesce di pochissima sanità et non ha una malattia sola. Non è anco tanto pratico nelle cose della Corte, quanto io pensavo. Tuttavia è huomo da bene, et molto fidato, però lo tengo volentieri.
Hora che è morto il Signor Fabio Nuti, non so perche via potremo mandare costi denari. V.S. ci pensi, che ancor noi ci penseremo.
Et Dio sia con Lei, et con tutta la casa sua. Di Roma li 30 di Maggio 1609.
Ho una lettera di Messir Ricciardo Benci, alla quale non rispondo perche non ha bisogno di risposta.
fratello aff.mo di V.S.
Il Card. Bellarmino.
Al m.to ili.re Signor fratello, il Signor Thommasso Bellarmini.
Montepulciano.