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Ill.mo et R.mo Sig.re mio oss.mo. Nostro Signore mi disse giovedi passato, che voleva si scrivesse da V.S. Ill.ma à Monsig.re Vescovo di Montepulciano Nuntio al Rè di Francia, che facesse da parte di sua Beatitudine calda instanza à sua Maestà acciò quando il Sig.re Vidamo sarà tornato alla corte,gli piaccia essortarlo vivamente à farsi cattolico, poichè di quà si è operato assai, per via di persone dotte, et si tiene ferma speranza che [se] sua vorrà aggiongervi la sua essortatione, sia per convertirsi; et che questo preme assai alla Santità sua, per le conseguenze che possono aspettarsi di molti che lo seguitaranno: et anco perche havendo la Santità sua con questa speranza datogli in Roma molta libertà di praticare, haveria molto gusto di vedere che la speranza sua non sia stata vana; et per il contrario non poco disgusto, se riuscisse vana. Questo è quanto hò da ricordar'à V.S. Ill.ma, con che gli bacio con ogni riverenza le mani. Di Roma li di