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Ill.e Signor. Di novo ho parlato a N.S., al Card. Borghese e a Monsignor Toreto per la pensione di V.S., e da tutti ho hauto risposta buona e speranza quasi sicuro per il governo di Cascia, che parecchi mi dicono stia per mutarsi, cosa che non si farà di quello di Fabriano, essendo poco che fu mutato. Però V.S. non stia altrimenti a parlare di andare a Montepulciano in questi pochi giorni che gli resta di cotesto governo, ma attenda a fare con ogni diligenza l'officio che gli tocca, accio che non si perdesse questa occasione, la quale tengo per sicura, se non ci viene piu che gran cosa contiro.
Ho voluto avisare subito il tutto a V.S. perche stia allegramente: non si porgli in animo di levarsi di costi per li soddetti rispetti et N.S. la contenta.
Di Roma il 29 Ottobre 1608
Di Vostra S. Illustre.
[hucusque manu secretarii: sequentia manu Bellarmini]
Ho ricevuto in questo periodo la sua delli 10 del presente e non ho altro dirgli se non che abbia patienza et non si parta di costi fin che habbiamo Cascia et poi nel andare a Cascia potra passare per Montepulciano. Ms Agostino Aragati ha parlato col suo fratello del dottorarsi et non la vole intendere in [maniera] alcuna.
Cugino amorevolissimo
Il Card. Bellarmino