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Molto Illustre Signor Fratello.
Alla fine ho avuto buone nuove da ms. Pietro, che ha preso il possesso e che avrà dal duca la croce e il priorato per Roberto, e forse grazia della spesa; ma ci bisogna un poco di pazienza. Non dubito che sia per pigliar in casa il Sig.r Acursio. Angelo è arrivato a Capua e poi e andato a Napoli per consiglio del vicario di Capua, non so per che. La sua venuta qua mi è costata cara, perchè ha preso dal fondaco per vestirsi panni per 45 scudi e messi a conto mio senza dirmelo, e poi ha voluto 30 scudi per il viaggio di Napoli. Ma tutto questo lo metterò a debito suo, e forse lo riterrò dalla provvigione dei cento ducati che gli ho da dare per il titolo della badia.
Non ho saputo prima che V.S. abbia denari presi a censo, che li avrei pagat. Al Natale pagheremo il debito suo e qualche parte di quello di madonna Camilla. Mi scriva quanto è il debito suo. Molti mi stimolano ad abbellire un poco la facciata della casa; se vi andasse poca spesa, si ci potrebbe pensare; ma se è molta, non sarà possibile. Ms. Pietro nostro è buono architetto. V.S. potrà discorrere con lui di quello che si potrà fare non poca spesa. Iddio sia con tutta la sua casa. Di Roma, li 18 di novembre 1606.
fratello aff.mo di V.S.
Il Card. Bellarmino.
Al molto illustre sig.r fratello, il sig.r Tomasso Bellarmini.
Montepulciano.