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Molto magnifico Signor Cugnato. Ho inteso quanto mi avete scritto. Andrò pensando al rimedio. In questo mezzo ho scritto al signor Thomasso, che desidero grandemente, che fra lui, e voi passi molta amorevolezza. E quanto a denari provvederò che sia con soddisfazione di tutti. Avrò caro sapere per via di Suor Maria quello la vostra consorte mi vorrà far sapere, o per via di Angelo quando tornerà qua. Iddio vi conservi. Di Roma li 31 d'agosto 1606.
Cugnato amorevolissimo
il Card. Bellarmino.
Al m.to mag.co Sig.ore, il Sig.or Bartoletto Burratti.
Montepulciano.