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Ser.mo Sig mio oss.mo
Con la venuta qua del dottore Marcello Prati mandato da V.A. S.ma per agente suo in questa corte ho ricevuto il favore della umanissima lettera che lei mi ha scritto, e la visita fattami dallo stesso in nome di V.A.S.ma e come ricevo il tutto per segno che lei si degna tenere memoria della servitù e osservanza mia verso della Ser.ma persona sua, e di sua casa, così gliene resto con obbligo, e bacio le mani. Al detto Prati ho offerto ogni mio potere in servizio di V.A.S.ma e certo bisognando, conoscerà che non cedo a servitore nessuno che lei abbia in questa corte in desiderio di servirla e obbedirla sempre. Con che rimettendomi a quanto di più ho discorso col detto suo agente, faccio riverenza a V.A.S.ma e da Dio le prego ogni desiderata felicità. Di Roma il di 25 di febbraio 1606.
Di V.A.S.ma
Aff.mo Servitore
Il Card. Bellarmino.
Ser.mo di Parma