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Ser.mo Sig.r mi.o oss.mo.
Poi che non posso mostrare a V.A. Ser.ma effetto alcuno dell'osservanza mia verso di lei non mi facendo grafia de suoi comanda.ti non devo almeno lasciare di raccordarle il desiderio ch'io ho di farlo, con l'occ.ne di augurare a V.A.S.ma feliciss.me le feste del Natale del Sig.re e il buon'principio dell'anno nuovo. La supplico di gradire questo effetto della devozione, ch'io le porto, persuadendosi, ch'io non sia mai per cedere a qual'si voglia altro suo ser.re in desiderio di servirla, e osservarla sempre. Conchè nella buona gra di V.A.S. mi racc.do. Di Roma il di 26 di Dec.br 1605.
Di V.A. Ser.ma
umiliss.o e divotiss.o Servitore
Il Card. Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca.
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Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo, il Gran Duca di Toscana.