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Molto R.do Sig.or come fratello. Il vostro cugino mi ha ricercato di supplicare al papa, che vi conceda grazia di tener qualche tempo due canonicati, uno in Bruges e l'altro in Anversa. Non mi è parso di mettermi in questo, perchè non credo sia cosa sicura tenere manco per un'ora due benefici di residenza. E poi intendo, che con il canonicato di Anversa si potrebbe fare un gran servizio a Dio, se si conferisse a Giovanni Emclerio, amico vostro e mio, perchè con questa occasione esso chiamarebbe in Anversa la sua madre, e la convertirebbe alla santa fede prima che esca di questa vita, e forse anche convertirebbe i fratelli; e voi servireste la prima fede alla dignità di Bruges, che avete già accettata, perchè sebbene la traslazione dei vescovadi è di più importanza, che quella de canonicati, nondimeno ancor questa non si doverebbe fare se non per necessità delle chiese. Vi prego a non aver a male, che in questo particolare non abbia fatto quello che desiderate, perchè sono obbligato più al bene dell'anima vostra, che al desiderio di comodo temporale.
Avrei caro sapere, se l'opera vostra di compendiare il Bullario sia finita, perchè la stimo assai, e volentieri la vedrei, quando fosse stampata. Già avrete saputo, come ho rinunciato la chiesa di Capua, e l'abbadia di S.to Benedetto in Capua e S.to Michele Arcangelo in Procida, e mi sono ridotto (come desideravo) ad un beneficio solo con tre pensioni; e ora abito in palazzo del papa, come prima. Iddio sia sempre in vostra custodia, e vi dia ogni prosperità nel suo santo servizio. Di Roma li 4 di novembre 1605.
Come fratello amorevolissimo.
Il Card. Bellarmino.

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Al M.to Rev. Sig.re il Sig.r Canonico Dionysio Christoforo Anversa