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Molto R.da Madre.C'è dispiaciuto l'intendere che il capitolo voglia innovarvi una cosa tale, cioè di farvi pagare 30 ducati per il caritativo sussidio del nuovo arciv.vo, e s'egli è vero quel che coteste monache asseriscono, che mai il monastero abbia portato tal peso, noi faremo in tal modo che non vi sia fatto torto, e con questo ordinario scriveremo al Sig.e vicario che da parte nostra parli col capitolo che non v'innovi cosa alcuna, e che noi siamo per aggiustare sempre le vostre ragioni, e con raccomandarmi alle vostre orazioni, offriamo prontissimi ad ogni loro piacere. Di Roma li 13 di o.bre 1605.
La S.V. faccia parlare al vicario che farà ragione, e non si scordi raccomandarmi alle orazioni di tutte le sue monache, e massime delle mie figliole spirituali, alle quali io ho dato il santo abito, e spero da Dio, che mi faranno onore con essere perfette, religiose, e ancor io non mancherò del continuo pregare Dio per loro.
Come fratello nel Signore.
Il Card. Bellarmino.
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Alla M.to R.da Madre, e come sorella, la Badessa delle monache di S. Giovanni in Capua.
Badessa di S. Giovanni.