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perchè quello desidero di adempire. E ora veggo che, se non rinunciavo la chiesa, bisognava tenerla senza farci residenza, perchè il negozio di auxiliis mi teneva in Roma, ancorchè il papa non mi avesse dichiarato la sua volontà, e questo negozio non finirà alla rinfrescata, ma, per quanto si vede, andrà in longo. Sono ancora molti altri negozi gravissimi, che mi fariano venire a Roma, quando non ci fosse: onde molto più ricercano che io non mi parta, almeno finchè il papa vuole servirsi dell'opera mia. V.R. preghi Dio per me, che mi faccia camminare sempre dritto, e non mirare ad altro che alla gloria sua.
Il padre Pietro Alagona, che era qua mentre cominciavo a scrivere, si raccomanda alle orazioni di V.R. e dice che è più vecchio di lei, perchè, sebbene ha manco anni, tiene di esser più vicino alla morte. Vedremo che si ingannerà, e forse io, che sono realmente più attempato del padre Alagona e mano di V.R., sarò il primo a partirmi. Fiat voluntas Dei. Una buona nuova gli posso dare, se già non la sappia, ed è che il gran duca di Moscovia oggi è cattolico e ha con se due padri della Compagnia, onde si apre una porta grandissima alla reduzione di tutto questo grandissimo impero. Di Roma li 10 d'agosto 1605.
Di V.R.
Servo in Christo
R. C. B.