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è causa più di male che di bene, perchè vi stanno due o tre vecchi con le loro figliole, e come il luogo è solitario, spesso abbiamo richiami della mala vita di quelle donne; come anche un giardino, che è dello stesso ospedale, sempre è esposto a rubamenti per la stessa causa di solitudine. Ne si può rimediare con mettervi vecchi poveri senza donne, perchè non si trova chi voglia starvi, non essendoci altra comodità che della casa. Il mio predecessore, che lo eresse, morì ben prima di stabilirlo, ma non gli mancò tempo, ne facoltà; perchè dopo l'erezione visse parecchi anni, e lasciò alla sedia apostolica uno spoglio di trentamila scudi in denari. E perchè si era visto con esperienza di tanti anni, che questa era opera poco utile, si era desiderato convertirla in opera molto più utile, come era il convento de padri riformati. Io desidero obbedir alla sacra congregazione, e applicar l'animo a compiere la fondazione di quello ospedale, ma non lo spero, perchè i bisogni più urgenti di questa città e diocesi mi premono troppo. Qua c'ho il seminario, che non è ancora fondato e vive con la tassa del clero, che è gravissima, e ognuno si lamenta. Qua ci sono tre ridotti di donne, e uno di orfanelli, tutti quasi in estrema necessità. Qua c'è un monastero di monache onoratissime, ma tanto povero che per questo non c'è la vita comune, e io vado cercando ogni strada per aiutarlo, e metterci la vita comune. Qua ci sono almeno ottanta case di poveri vergognosi, poverissime; e tutte mirano alle mani dell'arcivescovo. Lascio un numero grande di altri poveri in tutta la diocesi, e infiniti pellegrini che ogni giorno passano, e tutti vogliono qualche cosa.
Capua il di X dicembre 1604.