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Desidero che V.S. mandi quando potrà, almeno avanti Natale, cento scudi al Sig.r Tommaso mio fratello, quali hanno da servire a più cose, come gli scrivo nell'allegata. Di più soglio dare ogni anno di provvigione 240 scudi all'istesso mio fratello, e 60 ad una mia sorella, per aiuto delle spese loro di casa, che sono in tutto 300 scudi. Fin qui li ho mandati per diverse vie; ma ora che la provvigione di N.S. non è impiegata in pagare le pensioni, desidero che V.S. si pigli questo fastidio di pagarli della suddetta provvigione di N.S., finchè gli piacerà di darcela. E potrà V.S. intender dall'istesso Sig.r Tomaso, se vuole si paghi ogni mese un poco o parte al San Giovanni, e parte a Natale, o in altro modo, che in questo mi rimetto alla comodità di V.S. e alla volontà di mio fratello e sorella. Il resto della provvigione che sono mille scudi, servirà per la lite e altre spese che si fanno costì. Avrà molto caro, che V.S. non per salario, ma per un poco di riconoscimento o di mancia per le feste di Natale, pigli per se dell'istessa provvigione, almeno venticinque scudi, che tanti ne do qua a quelli, che non hanno salario ordinario. E se al Natale non ci fossero, li pigli quando ci sono, e con questo gli prego da Dio abbondanza di grazia.
Amorevolissimo suo al solito
Il Cardinal Bellarmino.