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Molto Ill.re Sig.re
Dissi questa mattina a Giuseppe, che mi pareva bene, che V.S. tornando da Loreto passasse per Roma. Ma poi ho pensato meglio, che sarebbe bene aspettare un'altro tempo, quando fossimo più comodi di stanze, e ci fosse occasione di qualche novità. Quando venne il Sig.r Antonio, ci era una stanza vota, quale poi si è data ad un gentiluomo, che ho preso in casa. E noi non andremo a Roma fino S.to Pietro, perchè il Sig.r Principe fa imbiancar tutta la casa, e non conviene entrarci fin che sia benissimo asciutta; e forse non ci andremo manco allora, se per sorte il Papa, come si crede, voglia fare la state a S.to Pietro. E poi V.S. è già vecchio e non può essere che non patisca, e si metta a pericolo ne viaggi, non avendo comodità di lattica. Però credo sarebbe meglio andare a Loreto, e tornare per la medesima strada, che è molto più breve, che girare per Roma. Pure mi rimetto a lei faccia quello, che più gli piace. Mi raccomando a tutti. Di Roma li 11 di maggio 1601.
fratello aff.mo
il card. Bellarmino.
Ext.:Al molto Ill.re Sig.r fratello
il Sig.re Thomasso Bellarmini.