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desidero che ella la veda e consideri e faccia vedere, e poi mi avvisi la sua intenzione alla libera perchè può essere certa che l'obbedirò come mio vero padre e padrone in tutto quello che mi comanderà. Ma in questo mentre tenendo per fermo che l'animo suo non sia di torre il mio et de miei figlioli per darlo ad altri, non resterà di fare il fatto mio sempre con quella maggiore modestia che saprà e potrà con buona gratta di V.S. Ill.ma e R.ma alla quale bacio umilmente la mano pregandole colma felicità. Di Montepulciano li 17 di Dicembre 1600.
Di V.S. Ill.ma e R.ma
umilissimo e aff.mo servitore
Antonio Cervini.