Page:EBC 1600 09 22 0120.pdf/1

From GATE
This page has been proofread

Molto Ill.re Sig.r Fratello.
Scrissi con l'ordinario di Milano che non mi pareva necessario presentare il Sig.r card. Aldobrandini, poiché gli farà le spese regiamente il Gran Duca. Mi piace che V. S. viene nel mio parere. Dubitavo se fosse bene che V. S. l'andasse a visitare a Radicofani o a S.to Chirico. Ma ora m'inchino alla negativa, perché il Sig.r Card.le Aldobrandini va con una grandissima comitiva di 16 prelati et altri signori titolati. Onde sarà forse difficile avere adito a parlargli, oltre che bisognerà andarvi con accompagnamento onorato, et in questo fare spese non necessarie. Si aggiunge che V. S. non ci ha servitù particolare et forse non gli ha mai parlato, et si può scusare con l'età grave. Pure mi rimetto al suo giudizio. La partita del suddetto Sig.r Cardinale sarà alli 26 del presente, et andrà la prima sera a Monterosi, la 2a a Viterbo, la 3a ad Acquapendente; la 4a non sappiamo se a Radicofani o più oltre. Quanto al cavaliere Azzolini, non è possibile trattarne ora con il Sig.r card.le Aldobrandini, perché per la brevità del tempo non ammette le visite de Cardinali; et poi io so che la cosa è difficilissima, et non vorrei avere una negativa dal Gran Duca, ne anco la grazia con disgusto di Sua A. Mi muove anco assai a non ci far altro la causa del cavalier Mario, al quale son più obbligato. Mg. Ricciardo Benci ora mi domanda che gl'ottenga dal card. Montalto il governo di Farfa, o Scesi dal card. AldobrandinI. Io ho pochissima voglia di trattar niente per lui, perché esso s'immagina che non abbia altro pensiero che il fatto suo; et poi mi fece domandar con tanta insistenza Velletri et non ci volle andare; et ora mi ha fatto scrivere al governator di Viterbo per la prorogatione dell'assenza per tutto settembre; et il Governatore mi risponde che già esso l'aveva domandata et ottenuta; et così mi fa scrivere indarno oltre che io ho molestato più et più volte il Sig.r card.le Aldobrandini per lui, et non mi pare di ragione di farlo tanto spesso. Finalmente esso si porta con me in un modo come se gli avessi grande obbligo, et io non l'ho mai visto,se non di poi che sono cardinale. Ho voluto scriver questo a V. S., a ciò non si meravigli se esso si lamenterà di me. Con questo mi raccomando. Di Roma li 22 di settembre 1600. Di V. S.
fratello aff.mo
il Card. Bellarmino.

---page break---
Al molto Ill.re Sig.re il Sig.r Tommaso Bellarmino. Montepulciano.