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per quanto comportano le mie forze, accompagnando tal humilissima riverenza con soavissimi odori d’ambra, e di musco, assicurandola essere il primo frà li suoi amatori, e l’ultimo fra i suoi servitori, che non sà sufficientemente spiegare il suo incognito affetto verso l’Altezza Vostra Alfachi Olcait addaraui. Firenza 14 Maggio 1666 dell’anno del purissimo, santissimo, e divinissimo Messia 1666.
Saluto tutti quelli che sono affetionati, ò hanno qualche appoggio à V. A. insieme con quelli che si trovano al servitio di V. A.
