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Molto R.do in X'to P.re
P.C:
Mando à V.R. la ricevuta del denaro, che si hà da ricevere dal Sig.r Verospi per
consignarlo al fratello Antonio comp.o del P. Ottolini, con una letterea al medesimo rice-
, vitore, annunciandolo, che senza difficoltà alcuna, deve consignar il danaro à V.R. quando
haverà la sua ricevuta, con forme, che vedrà nella lettera del detto Sig.re, che mando
aperta à V.R; La ringrazio infinitamente dell'avviso che m'ha dato del Turco, come
anche del crocifisso, che desidero d'havere quanto prima, che sarà per il nostro P.re Pro-
curatore, al quale promissi di haverlo quanto prima. mando anche la lettera del Turco,
che ella desidera
, per conservarla; Quello, che voglio havere delli scritti è la copia
di quella casa del Paradiso dove stà fatta la figura delle con la mia mano.
In torno il mio studio per gratia del Sig.re nò perdo tempo particolarmente della
mattina, che dopo l'oratione, et il Santo Sacrificijo studio sino al tempo dell'essame,e dopo
l'essame sino alla seconda Tavola, et nel giorno finito l'officio comincio studiare fin-
che sarò avvisato per i Turchi, che vengano à trovarmi; il numero dei convertiti sono
incirca 60. spero nella gran bontà di Dio, che in questo inverno sarà consumata
e mandata à mal hora la legge mahomettana da questa città, mentre sò, che tante ani-
me cara à Dio pregano giornalmente per me, particolarmente V.R. et i miei caris.mi
fratelli, con i quali conversavo in cotesta S.ta casa. Con somma mia consolatione
hò ricevuto quell'avviso delle benedittioni donatemi dal nostro P. Generale, rendo
infinite gratie alla somma bontà, che mi consolò con si gran tesoro tanto da me
desiderato, per mezo del quale haverò senza dubio ogni bene , che desidero per
magior gloria di Dio. ò P.re mio quando sarà quel felice giorno per me nel
quale haverò da comparir frà quella barbara gente del Mogor, per manifestar
loro, e certificar con il mio proprio sangue la verità Christiana, che per miseri-
cordia di Dio professo, mà al presente vò raffrenando il mio volere con la confor-
mità nella volontà di Dio: dicendo: dominus regit me, et nihil mihi deerit. Riverisco
il P. ottolini, P. ministro, P. costanzo, con tutti i P.ri e fratelli di cotesta S.ta Casa,
et alle loro S.te orationi molto mi raccomando. Genova 21. di Settbre 1664.
V.R. si ricordi della licenza del libro arabico che mandò, perche nè hò molto di bisogno.
Al P. Domenico Brunacci
Humilis.o servo, et indegnis.o in X.'to figlio
Baldassarre Loyola Mandes

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