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nostri Padri di colà tanto troppo costoso, che non ardivano
consegnare il mio scritto a sua eccellenza. Dopo
qualche settimane l'Arcivescovo s'impazienzò un po',
perchè non ricevette niente da noi, e si consigliò con
un altro signore ungarese dilettante assai in astronomia.
Gli ungaresi poi sono di sangue caldo, e cosi in pochi
giorno non solo fu stabilito tutto il concetto del da farsi,
ma anche commandatà molti strumenti, fra i quali
un riflettore di 10¼" da Browning, uno strumento
di passaggi molto mediocre, un orologio similmente
assai mediocre etc. Dopo quattro mesi fui chiamato io
di nuovo colà, e mi resi in persona. Non fu più molto
a fare. Però ottenni che in vece del riflettore fosse
commandato un rifrattore. Spero che V.ra R.za sia in
questo d'accordo con me, preferendo un rifrattore
di 7" parigini ad un riflettore di 10¼" inglesi cioè 9½"
di Parigi. Di più si venne d'accordo che fosse anche
acquistato un circolo meridàno di almeno 3" di
apertura e Monsignore concesse subito 9000 lire per
questo strumento. Il luogo però non è molto adattato,
cioè sopra la fabrica del ginnasio. Io proposi una
piccola fabrica fatta di fondo, il che avrebbe costato
circa 20000 lire di più. Forse in avenire si farà, ma
per ora si resta colla casa vecchia. Per la ristrettezza
del luogo mi determinai ancora di prendere il
rifrattore di 7 piedi lunghezza focale in vece di 9'
Se però V.ra R.za credesse, questo secondo di assai notevole
superiorità a rispetto del primo, faremo in modo
di avere il secondo di 9'. Mi fara un servizio, se in
poche parole mi communichera il suo parere per questo.
V.ra R.za vede, che gran cosa non sarà. Intanto se io sarò
direttore (come è probabile) farò quel che potrò. Ho in

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