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Mi sembra che tre sono le principali difficoltà
intorno ai getti. 1°. come una massa si leggiera di
Idrogeno possa stare cosi bassa sotto strai più densi;
2°. come si possono sviluppare quelle immense velocità
ascensionali; 3°. come quel idrogeno possa ridiscendere
in quelle regioni profonde.
Quanto al 1°. credo che una risposta piena non si
possa ancora dare, ma che bisogna stare contentarsi
con qualche ipotesi più o meno possibile. Potrebbe
essere che l'idrogeno in quelle pressioni inimaginabili
che sono nel interno del sole si trovi ridotto in uno
stato molta differente, talchè il suo peso specifico
non sii le tante volte minore che quelle degli altri
gaz, e quasi ad uno stato allotropico, e che poi data
qualche agitazione nelle masse solari, che sollevi quella
porzione idrogenica e quindi ne diminuisca la
pressione, si cangierebbe nello stato commune del
suo esistere. Forse potrebbe anche essere che l'idrogeno
non preesista ancora come tale nell'interno, ma
che lent stia formandosi da materie gazosi più
primitive le quali pero non avessero un peso specifico
cosi minimo.
Come certo però si potrà considerare, che la causa,
che tiene l'idrogeno là a basso non si deve cercare
in uno strato liquido che sovrasti a quelle masse
gazosi e le tenga come imprigionate. Sembra veramente
che un tal modo di vedere si sia impossessato
di molti dotti. E pure non è niente meno che contrario
a le leggi certi di idromeccanica. In fatti come
potrebbe una massa liquida esercitare quella pressione
contro il gas sotto stante e quindi sostenere per reazione
una pressione uguale mentre un liquido per sua natura