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Reverendo in Christo Padre
P.C.
La avrei voluto scrivere prima d'ora però il lavoro que ho tenuto per le mani e che
ora mando a V.R. non lo ha permesso per non averlo potuto finire prima . Credo
che V.R. sarà stato in curiosità di sapere alcun risultato dell'ecclissi di sole che
abbiamo avuto qui il 30 di Ottobre. Ebbene sarà soddisfatto pienamente il suo
desiderio per quanto mi è e mi fu permesso dai pochi mezzi che tengo per occuparmi
in simili osservazioni. Osservazioni astronomiche non può certo aspettarsi da me
che sto sprovveduto di tutto: però le astronomico-fisiche che stanno in mio potere,
queste volentieri gliele communico sia per confermare quello che già si conosce
sopra questa materia sia per vedere se c'è qualche cosa di nuovo. Eccole la
descrizione di tutto ciò che si è fatto. Un cielo bellissimo avemmo il 30 di Ottobre: io
avevo già preparato il giorno innanzi e disposto i miei aiutanti, ciascheduno
con il suo da fare. L'apparato elettro-atmosferico era stato conchiuso il giorno
innanzi. (Avrei voluto fare alcune osservazioni due otre giorni prima, però ritardò la costruzione . Disposto
il tutto in ordine si son fattele osservazioni seguenti meteorologiche: Barometro,
termometro all'ombra, termometro al sole, psicrometro, elettricità, stato del cielo, vento, forza. Le
prime osservazioni si son fatte ogni 1o minuti, quelle delle elettricità etc ogni 5
minuti: quelle furono raccomandate a due scolastici che quest'anno hanno studiato fisica, queste
a due giovani miei scolari di fisica nell'anno passato e quest'anno di matematica,
giovani capaci che appartengono all'Accademia di Fisica di che le parlai altra volta
e che quest'anno hanno studiato la parte che spetta alla Meteorologia. Io presi per me
la parte più difficile e delicata, quella cioè delle fotografie. Il telescopio che ho, (e
che mi fu regalato dal Sig. Tocornal che cinque anni sono visitò l'osservatorio
del Collegio romano, stando io colà) e tiene due pollici di apertura o meglio, di 75
millimetri, e 1.35 (4) incluso l'oculare di distanza focale: avendovi adatto la camera oscura fotografica son
riuscito a dodieci fotografie delle diverse fasi dell'ecclissi: però io non gliene
mando più di 8 perché due mi son riuscite cattive: tutte le sono
istantanee, per cui non ho avuto bisogno del movimento (a) del telescopio. V.R. potrà
giudicare del valore di esse. È la prima volta questa che fo simili lavori. Non ho
avuto altri aiutanti che due altri giovani miei scolari, che tenevano conto della
ora di ciascuna fotografia, e mi aiutavano a somministrarmi il necesario.
Quasi alla fine dell'ecclissi venne un fotografo mio [?] più per curiosità che per
altra quantunque io non sia fotografo di professione [?] non credo [?]
le [?] che le mando In esse dove vedrà V.R. la diffrazione della luce sopra l' della
luna e tanto più forte cuanto più si avvicina al centro, evidente della
massima intensità della luce solare nel centro del sole. Le altre conclusioni le
può fare V.R. da se. Mi costano caro le tali fotografie non solo in denaro se no in
tempo e fatica di modo che non ho fatto più di tre esemplari, uno de' quali mando a V.R.
Son sicuro che gradirà questo piccolo ossequio fatto alle scienza astronomica. In quanto
a alcune imperfezioni inevitabili in siffatte lavori per chi non v'è avvezzo Le fo
sapere che la pruova corrispondente al mezzo dell'ecclisse cioè quella di 10 37.
tiene due macchie che disgraziatamente furono causate da un pezzo di legno che
stava vicino al muro, cuando il giovane che stava nel porta inclinata al
muro per farla nel legno si raschiò il collodion. Il sole teneva in
que
giorno due macchiette nere un poco sopra il centro però non mi è stato possibile
produrle nella fotografia e che ho usato differente metodo negli acidi, sopratutto
il solfato di che fa apparire le case più