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È piacciuto alla M. Div.a di chiamare a sé l'Ill.mo Sig.re Card.le Roberto Bellarmino questo dì 17 di 7.bre giorno dedicato alle Sacre Stigmate del glorioso S. Franc.o nella cui festa egli era nato, et a cui havea prostato sempre particolur devotione. È morto nella casa di S.o Andrea, dove sbrigatosi da ngotii publici, e dalla corte con licenza di sua santità si era ritirato per attendere a sé medes.o, e meglio disporsi a ben morire, insegnando al Mondo con l'oper l'arte che havea insegnato con la penna. Il passaggio è stato conforme alla gran pietà, con che visse, con sentimento un.le e gran concetto di Santità. Ha lasciato herede della povertà sua, e bona volontà come egli diceva, questa nostra casa professa di Roma, ma a tutto la Compagnia ha lasciato l'heredità richiss.a delle pretiosiss.e sue virtù, e dell'Illustriss.a gloria guadagnata con la sublime sua sapienza e mirabili essempi, in ricognoscimento di questo, e di altri gratiss.i obligi, et in correspondenza dell'amore sereniss.o che egli portò alla Comp.a, e mantenne sempre più vivo come a sua diletta madre, se bene speriamo che quell'anima graviss.a non habbia molto bisogno di soffragi. Ogni padre li dirà 3 messe, et ogni fr.ello 3 corone, tanto maiormente anche dovuteli, quanto che egli mentre è stato Cardinale non ha preferito mai di fare ai padri e fratelli i suffragi consueti. Et questo titolo allega nel suo testamento, mentre nel resto si raccomanda et si rimette alla charità della Comp.a.


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