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ch'il viver m'assicura? ahi che la morte mi veggo all'hocchi el traditor conosco, el ciel con quelle spade à me l'addita e pur non sò à cui ricorrer lasso.
Evan. Ah padre, ah padre, ohime tu del tuo mal, tù del mio mal cagione fusti, se non lo sai, ch'il scorno fatto al Duce li fù pungente sprone à far tal tradimento, ch'honorato purtroppo è il Duce, el scorno apprese assai, che li faceste ò padre.
Leon. Tali prencipe Evandro, tali ch'à dir il vero voi solo e non il Rege del brutto tradimento è la cagione
Evan. et in che modo?
Leon. io dico, ch'il Duce non havrebe tanto ardir dimostrato se noi di favorirlo e di tenerlo caro havessimo lasciato.
Rè. Tant'è mio figlio il vero pur troppo il ver dice Leontio, e tardi conosco questi inganni.
Evan. o là che dici ohime, che dici ò padre io fui col Duce al tradimento à parte?
Leon. fusti Signor di questo modo, mentre dovevi odiar coloro che dispreggian li Dei questo aspettò da voi la corte el Regno
Evan. Ciò che fei, ciò che dissi, e ciò che oprai e fù ben detto, e ben oprato ancora e vogli il ciel, che non vi sii inganno di machinata frode al Duce.