al pranso con lui. Mà havendosi sensato il P. Rettore, per havere alcuni
negotij urgenti, fecé egli chiamare hieri, cioè, il giorno sequente il
suo Confessore, due altri Padri, e me al pranso. Finita la messa cantata
nella Cappella della sala, et apparecchiata la tavola, li furono presentate
lettere, e non potette venire alla tavola, onde comminciò la tavola
senza di lui, il Capo in essa era il Prencipe di Sulzbach, garbatissi-
mo Prencipe, il quale tutto il tempo fece varie dimande, e fece un
brindisi à noi alla sanità del P. Generale. Nella tavola era ancora
il R.mo Nihusio, il Signor Helmond, et altri Cavalieri. Il Signore Ni-
husio, et il Signor Tilmanno mi han fatto un brindisi alla Sanità di
V.a R.a. Detto Sig.r Tilmanno mi hà detto che nella libraria di Cassel
vi sono due libri greci manuscritti, de Artibus Aegiptij, et rebus chymicis
e che egli l'hà letto, mà non l'hà potuto avere in prestito. Hab-
biamo trattato con il Signor Boineburg, se egli potesse haverli per
V.a R.a, et egli hà promisso di fare fare ogni diligentia. L'hà dette
all'Eminentissimo, il quale è di parere che non li presteranno
massimamente dovendosi mandare à Roma. L'èstesse Sig.re
Tilmanno mi dice, che nella libreria Costantinopolitana vi so-
no due libri Hebraici MS de Plantis Salomonis; teste Minderero,
qui ipsos vidit. Mandarò à V.a R.a l'opere di Glaubero. Aspetto l'Edipo;
scriverò al R.mo Ratisponensi che mi mandi alcuni essemplari per
venderli in Francoforto, perche mi l'hanno dimandato. Non voglio-
no l'altre opere perche hanno alcuni essemplari. O con quan-
to desiderio aspetto l'Itinerario! Item alcune copie del triomfo. Item
altre copie del ritratto di V.a R.a, ò la lamina. Prego V.a R.a per amore
di Giesù Christo, che con li suoi libri remandi ancora quelli miei
che hò lasciato ad P. Coleri perche senza di essi non posso passare
avanti, nella Magia naturale. Non hò ancora trattato con nissuno de
fare stampare li miei libri, perche stò ancora in motu. Il Sig.re Phe-
mio vuole cooperarsi che si stampi. Se V.a R.a mi vuole mandare una
testimonianza ò elogio dell'opera da stamparsi nel principio, mi
farà cosa grata. Aspetto quanto prima dell'altri ritratti di V.a R.a
perche molti desiderano d'haverlo, et io vorrei mandarlo ad alcu-
ni Signori e Prencipi. Vale mi Pater, et esto memor mei semper,
maximè in tuis s.simis sacrificijs. Moguntiae 15. Julij 1655.
Di V.a R.a
Servo nel Sig.re
Gaspare Schott
Saluto P. Koler. Scripsi nuper eius neptem ex sorore celebrasse nuptias,
nunc addo, nepotem ex eadem sorore Urbanum Voss promotione nuper
inter primos Magistros, post dies duos ingressum Tyrocinium nostrum
alijs quatuor ex Magistris. Es gibt bisweilen der Schelmen, ut
vocatur P. Koler, à quo exspecto litterulas, et meos libros, sine quibus
non possum progredi in meis studijs.
Saluto praeterea ex intimo corde amabilissimum nostrum, et verè
Aureum Leonem, vel potius Angelum, cum Viro optimo D. Todt, D. Lente
et Wolmar.
Salveat et R.a etiam ex me plurissimum cum
P.re Koler. Utinam liceat mere in amplexus
utriusque, quam me beatum existimabo!
ores pro me
Wilh. stein S. J.