Page:Il mappamondo cinese del P. Matteo Ricci.pdf/64

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nella città di Soochow 蘇州 nell'attuale Kiangsu, dove egli aveva un palazzo. La riproduzione però, ometteva il nome del Ricci, vero autore del mappamondo [1].

Ai primi di luglio 1598, il missionario, in compagnia di un altro magistrato di nome Uamciommim Wang Chung-ming 王忠鉻 [2],

  1. L'ipotesi poco benevola del Bartoli, secondo il quale "parve che, togliendone il nome del P. Ricci autore, [il Vicerè] la volesse far credere cosa sua" (BC., II, c. 94, p. 187) è esclusa dalla maniera così squisitamente gentile e signorile con cui il Vicerè trattò il Ricci, non appena seppe che era lui l'autore del Mappamondo. Un plagiario avrebbe avuto vergogna di farsi scoprire per tale.
  2. Questo insigne mandarino, chiamato dal Ricci "Guan Ciummin", "Guanciunmin" o "Guan Sciansciu", aveva per cognome Uam [Wang] 王, per nome Homhoei [Hung-hui] 宏誨 [invece di 宏 la SD., 1565, f. 119a ha 弘], per agnome Sciaocioan [Shao-Chuan] 紹傳, e per soprannome Ciommim [Chung-ming] 忠鉻. Nato di umili genitori in Tingan 定安, presso Kiungchow 瓊州, nell'isola di Hainan 海南 , e appassionato dello studio, conseguì la licenza a pieni voti nel 1561 classificandosi primo della lista dei candidati, e il dottorato nel 1565. Da allora cominciò la sua carriera mandarinale. Fu successivamente Baccelliere dell'Ufficio di Studio 庶吉士 dell'Accademia Imperiale 翰林院 di Nanchino, poi Secondo Segretario di Stato al Ministero degli Uffici Civili 吏部右侍郎 nella stessa città, dove nel 1589 diventò Ministro dei Riti 禮部尚書 (è lo Sciansciu del Ricci). Dimessosi per ragioni di malattia, e passando per Shiuchow 韶州 nel 1591-1592 per far ritorno nell'isola nativa, ivi fece conoscenza col Ricci e gli promise di condurlo seco a Nanchino al ritorno, per fargli correggere il calendario cinese.(R., I, pp. 234-235, 281). Nominato di nuovo Ministro dei Riti a Nanchino nel 1598, il 25 giugnomenò con sè il Ricci da Nanchang 南昌 a Nanchino, dove d'altronde il Ricci non potette stabilirsi. Uamciommim l'introdusse però presso il Vicerè del §Nanking, Ciaoccocoae (R., I, pp. 282-289), e lo condusse seco a Pechino, dove voleva trovarsi per il 17 settembre di quello stesso anno 1598. In Pechino egli occupò posti importanti nel Ministero dei Riti e nell'Accademia, divenne anche nel 1599 Primo Sottosegretario di Stato 左侍郎al Ministero degli Uffici Civili, e fu finalmente nominato Precettore del Principe Ereditario 太子賓客. Nonostante tutta la sua buona volontà, nemmeno a Pechino riuscì a dare stabile dimora al Ricci, il quale perciò, dopo due mesi di aspettazione, dovette tornarsene indietro (R., I, pp. 297-299). Questo mandarino scrisse varie opere cinesi, ma si spense senza essere arrivato alla luce cristiana. Suo figlio adottivo Paolo, battezzato a Pechino verso il 1630, tornando poco dopo in Hainan, dietro consigli di Paolo Siücoamcchi 徐光唘, vi condurrà i primi missionari dell'isola, cioè il portoghese-giapponese P. Pietro Marquez, nato a Nagasaki da padre portoghese e da madre giapponese, e il cinese, Fr. Domenico Cchieuliampin [Ch'iu Liang-pin] 邱良禀 o Mendez; il P. Marquez il 27 marzo 1633, giorno di Pasqua, battezzerà in Hainan la famiglia di Paolo, cioè la moglie, tre figli, una nuora e quattro nipoti, primizie della cristianità dell'isola. Cfr. BC., IV, c. 157, pp. 308-310; Annali di Kiungchow 道光瓊州府志 , c.34, f. 32a-33a; LIVR., I, f. 4a; COUVREUR, Choix de documents, p. 524; lücom, p. 44, n.53.