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Rome, fin 1616 ? Bellarmin au Nonce de Naples. _________ / A Monsignor Nuntio di Napoli. Molto Ill/re et Rev/mo Signore come fratello. Sono oonstretto dare ancora una volta fastidio � V.S.Ill/ma per conto dello spog lio di mio nipote, il quale � riuscito cos� piccolo che non si � ^^sodisfatto alla minima parte de creditori. Mando una copia del con to che si � fatto delle robbe, che ha prese per sua parte il commi ssario che and� � Thiano; il che tutto � stato preso contra la es pressa volunt� di N.S., perche V.S.^/ma si ricorder� che io gli scrissi da parte di Sua Santit� che si facesse solo l'inventario, /^^et non si toccasse niente: et di poi gli mandai la donazione fat tami dello spoglio da S.S/t� intieramente, et che si restituisse tutto quello che fusse tolto � venduto, perche gi� S.S/t� haveva saputo qualche cosa del procedere del Commissario. Onde io la prego � fare che il commissario restituisca il tutto � il prezzo di quello /^"che ha venduto � consumato, altrimenti dar� conto � Dio et al suo Vicario in terra; perche io sar� costretto monstrare alla Santit� Sua la copia del foglio che hora mando � V.S.E/ma, � ci� la Santit� Sua sappia dove v� la robba della Camera, et come si portano i Com^ missarii dello spoglio in cotesta Nunziatura. Ne essendo questo per altro etc. Arch.Vatic.Gesuiti 19 fo.58. Minute autogr.