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14 aout 1616.Fr.Cervini � Bell.(contin.)
^ re, che non veglino che sappia lo uso loro. Onde io mi risolvo piu tosto non impacciarmi di questo negotio che trattarlo senza communicatione di chi governa cotesta chiesa. [Qua non ci mancano dot tori et procuratori paesani da Montepulciano dalli quali potranno
/^esser serviti, j Ma ben gli dico che spenderanno molti denari [cos� nella reduttione delle messe come nella conventione J nella Dataria in danno di cotesta povera chiesa, potendo non spender niente. Et se questo stia bene et sia sicuro per la conscienza, mi rimetto al giuditio loro. Iddio gli dia ogni prosperit�. Di Roma li 20 d'agosto 1616.
Arch.Vatic.Gesuiti 17 fo.31-32. Lettre orig. et brouillon autogr.